Non poteva certo passare inosservata la copertina di Vanity Fair con Vanessa Incontrada nuda contro il bodyshaming: accanto agli applausi e alle lodi non sono mancate critiche più o meno velate, da chi ha sottolineato che «non mostra un fisico davvero imperfetto» a chi ha posto l’accento sugli uomini, «comunque attratti da donne come lei» (come se per l’accettazione di sè si dovesse imprescindibilmente passare attraverso l’approvazione maschile).
L’intento della conduttrice e attrice non era sicuramente quello di ricevere qualche complimento: ha voluto invitare – donne ma anche uomini, perché il problema del bodyshaming riguarda anche loro, di tutte le età – a volersi bene per come si è. Senza curarsi di chi, come è capitato a lei per molti anni, giudica le persone (anche inconsapevolmente, con piccole frasi quotidiane a cui non si presta più attenzione come «questa pancetta devi mandarla giù» o «come sei magra, ma mangi?») in base al girovita.